venerdì 27 gennaio 2012

Ancora sulla Volpe e (il deludente) Piccolo Principe

Visti i vostri commenti ho deciso di riportare un tratto del libro della Von Franz, che commenta il Piccolo Principe.
Il libro del Piccolo Principe é piccolissimo, e, con poco più di 300 pagine di commento ve la cavate!!

Tratto da "L'ETERNO FANCIULLO - L'ARCHETIPO DEL PUER AETERNUS" di Marie Louise Von Franz


La volpe insegna al Piccolo Principe l'importante valore dell' Hic et Nunc, e con esso il sentimento.
E' il sentimento che dà valore al presente, perchè senza di esso non è possibile stabilire alcuna relazione con il "qui e ora" della situazione; il sentimento porta il senso della responsabilità attraverso la qual acquisiamo il senso della nostra individualità.
La figura della volpe rappresenta il motivo dell'animale servizievole che insegna all'uomo come diventare umano o, in altre parole, gli insegna il processo di individuazione........... la volpe rappresenta una forza istintiva propria dell'uomo.... nella mitologia ha un ruolo paradossale, rappresenta la crudeltà,la lussuria, è una cattiva consigliera, è estremamente cauta ma è anche simbolo della fede, della preveggenza perchè indaga le cose con l'udito.

"l'essenziale è invisibile agli occhi" la volpe crede in ciò che non è ovvio ma che è noto al sentimento, ma il Piccolo Principe non si rende conto che i suoi amici ora sono due: la rosa, lassù sul pianeta, e la volpe, qui sulla terra. Se avesse realmente capito non solo avrebbe deciso di tornare dalla sua rosa, ma sarebbe anche caduto in un conflitto relativo al comportamento da adottare..........
Ma il pensiero che la presenza della volpe possa provocare in lui un conflitto non lo sfiora neppure.
La sua unica conclusione è che deve tornare alla rosa, così gli insegnamenti della volpe, che avrebbero potuto legarlo alla terra, hanno su di lui l'effetto esattamente opposto: lo liberano dalla terra e risvegliano in lui la nostalgia per il suo asteroide.
Accettare il conflitto, rendersi conto di dover dire, si alla volpe qui e si alla rosa lassù, avrebbe significato entrare in uno stadio psicologico adulto, dove il conflitto tra gli impegni verso le figure dell'inconscio e quelli verso la realtà umana è costante.

11 commenti:

Venti dell'Est ha detto...

Vedi? Avevo ragione quando dicevo che non mi piace! Questo piccolo principe è sconclusionato, immaturo, poco concreto...inaffidabile!
E poi, scusa, a leggerle con attenzione queste parole sono terribili:

" Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
Questo è un concetto MAFIOSO. Cioè tu per me non esisti finché io non ho bisogno di te e tu puoi in qualche modo soddisfare questo mio bisogno, allora (per necessità, non per amore) creiamo un legame di dipendenza, mutuamente esclusivo. Quel mi "addomestichi" mi da sui nervi, non ci vedo un contenuto affettivo, ma di dipendenza, di esercizio di potere di una persona sull'altra, un tenere al laccio. No, no.....non mi piace proprio!

nonno enio ha detto...

la volpe di questi conflitti non ne avrebbe mai avuti... non riesce a prendere l'uva, che importa tanto è acerba... chi si accontenta gode e vive una vita serena gli altri non godono, nel dubbio della scelta e vivono una vita travagliata

Elisena Migiani ha detto...

E' la Sindrome di Peter Pan, Doctor, meglio non maturare mai e restare bambini :)))))
Ma co ste Volpi e sti principi e sta Rosa, quale puzzle dobbiamo completare adesso?
"Il conflitto tra gli impegni verso le figure dell'inconscio e quelli verso la realtà umana è costante"... come la volpe sta all'asteroide :)
Buona serata e speriamo che ste scosse telluriche cessino....ho mio figlio, il mio angelo biondo lì dalle tue parti!
Elisena
Ossequi a Madame Soffio!

Renata_ontanoverde ha detto...

oh caspio!
mi ricorda tanto il buon vecchio Charlie :

Lucy: Non sono belle le nuvole? Sembrano delle grandi palle di cotone... Potrei stare qui distesa tutto il giorno a guardarle passare... Con un po' d'immaginazione si possono vedere un sacco di cose nelle formazioni nuvolose... Cosa pensi di vedere, Linus?
Linus: Beh, quelle nuvole lassù sembrano la mappa dell'Honduras Britannico ai Caraibi... Quella nuvola lassù somiglia un po' al profilo di Thomas Eakins, il famoso pittore e scultore... E quel gruppo di nuvole lassù mi dà l'impressione della lapidazione di Santo Stefano... Là, di lato, posso vedere l'apostolo Paolo...
Lucy: Uh huh... Molto bene... Che cosa vedi tu nelle nuvole, Charlie Brown?
Charlie: Beh, stavo per dire di aver visto una paperella e un cavallino, ma ho cambiato idea!

; D

Melinda ha detto...

Ah, allora sono nel giusto, visto che avrei scelto rosa e volpe :)

Paola Tassinari ha detto...

E' che a volte sia la rosa che la volpe vogliono l' esclusiva e il piccolo principe deve scegliere...a me non piace scegliere.
Ciao Soffio.

Unknown ha detto...

Condivido pienamente ciò che ha scritto 'ereticanelcuore'.
Ho letto in fretta e furia 'Il piccolo principe' l'estate scorsa, per poter seguire mia nipote nelle sue considerazioni.
Non mi è piaciuto per niente, troppo 'un colpo al cerchio e uno alla botte'.
Cristiana

alessandra ha detto...

Bello il commento di Renata, pensa che io ho ricordato il cartone animato Red e Toby nella parte:- Saremo sempre amici vero? Dice la volpe al cagnolino. Una volta adulti ognuno di loro deve integrarsi nel proprio ruolo, la volpe quello di fuggire, il cane quello di inseguire, ma sarà al momento cruciale che Toby salverà Red, sarà il sentimento dell'amicizia a prevalere, così almeno succede nelle fiabe.

Adriano Maini ha detto...

Rimasi subito incantato da "Il Piccolo Principe" alla prima, semplice lettura di uno stralcio relativo sulla mia antologia delle scuole medie!

lookingfor ha detto...

oh, insomma, come faccio a commentare se il libro non l'ho ancor letto?
Mia figlia, vera e appassionata divoratrice di libri, non ne è mai stata entusiasta e così lo avevo sistemato in fondo alla pila dei due trecento che ho in animo di leggere... se mi dai qualche mese di proroga torno a dire la mia.
Brutto affare il conflitto, puro veleno dell'esistenza.Io ne ho ricavato nevrosi belle e buone e non sono ancora tanto saggia e forte da averli superati. L'unica certezza che stringo rispetto a ieri è che qualcosa di noi può cambiare se lo vogliamo davvero. La cosa più difficile è muovere il primo passo, tutto il resto segue (o così dovrebbe).
Ciao, buona domenica!

lucietta1 ha detto...

Ma il messaggio del libro è che bisogna rimanere un pò bambini per apprezzare ciò che abbiamo intorno a noi ,soprattutto le cose semplici .Non lo vedo questo conflitto ,la rosa e una amica.la volpe è qualcuno che chiede come si fa a diventare amici.Tutti i giorni chiediamo in mille modi di diventare amici di qualcuno perchè ne abbiamo bisogno.buongiorno