domenica 28 agosto 2011

VASCO E L'ORECCHIO NERO DELLE VITE SPERICOLATE

Ho postato un clippino sul sito internet per Vasco per conto di una persona che non sa farlo.
E' un anziano di Zocca che non sa usare internet ma si ricorda ....un pò di cose!.
Si chiama Ezio Leonelli, artigiano del cuoio, e lui si ricorda, agli albori (Vasco adolescente) dei tempi della discoteca Punto com presso la piscina comunale di Zocca.
Si ricorda di quei cellulari della polizia di Stato, chiamati (su invito dei genitori) a riportare a casa una sessantina di "vite spericolate" tenendole per un orecchio.
Anzi, lui dice che l'orecchio di Vasco lo teneva di persona (magari per sete di protagonismo) e che arrivati alla porta di casa era nero.
Leonelli considera che a Zocca (e vale in generale) manchi mezza generazione dei coetanei di Vasco e che ci sono famiglie in difficoltà senza il loro appoggio.
Un signore cammina per Zocca come se portasse sulle spalle il mondo: si chiama Riva e suo figlio si chiamava Massimo.
Io penso che un pò di quella insonnia che lo ha portato alla depressione e poi a bere miscele di antidepressivi lui la debba al ricordo di tanti ragazzi dei quali solo per caso non ha condiviso la fine.
Lui é un vecchio comandante che guida (ormai male) una schiera si sopravvissuti.
Stà alla capacità di raziocinio dei fans più giovani di limitare i danni...

Orlando Guidotti un farmacista.

Lettera pubblicata dalla Gazzetta di Modena - riportata senza commenti per chi non leggerà mai la Gazzetta di Modena

8 commenti:

`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`··.Giusy·`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`· ha detto...

Ahahah...che bizzarro che è questo anziano...ma altrettanto tenero.
Bravo Soffio...un caro abbraccio.
P.S.Il mio blog non morde mica!:))
A presto.

Paola Tassinari ha detto...

...forse meglio non nascere.

Sandra M. ha detto...

Ho una carissima amica, nata e cresciuta a Guiglia, che con Vasco era in classe alle elementari. Quando ne parla dice le stesse cose.
Mi unisco all'ultima frase del testo , girandola in augurio.
Sandra
P.S.: bentornato

@enio ha detto...

ti ho aggiunto al mio blog... Il vasco ha vissuto una vita spericolata, bruciando la sua candela dai due lati, e adesso mi pare un grosso "rincoglionito", pieno di soldi ma un grosso "rincoglionito", per giunta ricoverato in un ospedale come tanti mortali con la strizza al culetto che possa avere qualcosa di serio e che i medici non gle lo dicono!!!!

Anonimo ha detto...

Sono giovane e mi piacciono le canzoni di Vasco, non voglio passare per la professorina di altri tempi, però penso anche che arrivati a quei livelli di influenza sulle giovanissime generazioni, debba scattare un minimo di eticità. Le ultime esternazioni sono assurde (per me) e pericolose per i ragazzi.
"Io penso che un pò di quella insonnia che lo ha portato alla depressione e poi a bere miscele di antidepressivi lui la debba al ricordo di tanti ragazzi dei quali solo per caso non ha condiviso la fine". Credo che gli farebbe bene leggere quel SOLO PER CASO, e spero che gli capiti tra le mani l'articolo!
Ciao Soffio, scusa lo spazio che mi son presa!
A presto!

Adriano Maini ha detto...

Che niente niente mi sia dimenticato dell'impressione che mi fece quando, ancora sconosciuto, venne a cantare a Ventimiglia?

Rita Baccaro ha detto...

Il male di vivere ha sicuramente radici e motivazioni. Non è il successo, la fama, la ricchezza che portano la gioia e danno un senso alla vita, quello che lui cerca da tempo. Difficile capire la vita, per chiunque, c'è chi l'accetta e chi la interpreta, chi la dona e chi si rassegna, chi lotta e chi la sfiora con superficiliatà. Ma il suo modo di vivere è il punto di partenza per la sua creatività che è comunque un dono che gli permette di esprimersi musicalmente, di tirar fuori quello che sente. Ogni forma di creatività limita l'aggressività anche contro se stessi... un modo per limitare i danni almeno a se stesso e poi a chi altri?? Beh... Vasco può piacere o meno, naturalmente!
ciao Soffio, sono finite le pere sugli alberi?? ;-)

Galadriel ha detto...

Penso che se una persona riesce a trasmettere un'emozione anche sola dicendo :"sono ancora qua" vuol dire che ha un animo cosi sensibile che la realtà spaventa e cercando di rifuggirla incontra la depressione. Buon rientro Doc.