domenica 7 novembre 2010

SUL SOGNO

Scriverò ancora di osgni, senza tanti commenti, lascio spazio all'inconscio, chi leggerà potrà ascoltare ciò che diranno a lei o a lui.

Il sogno rappresenta la via regia per cercare di parlare con la nostra parte inconscia, con quelle emozioni, vissuti, episodi che preferiamo accantonare perché sono nostre ma preferiremmo non lo fossero e reggerne la presenza é a volte troppo faticoso o doloroso.
La psiche ci aiuta, cerca di parlarci utilizzando il sogno "roba nostra", che produciamo noi senza una vera possibilità di controllo cosciente.
Una cerniera tra il conscio che troppo spesso crediamo esaurisca il nostro mondo e ciò che sta sotto.
Lo psicologo in fondo cerca di essere un traduttore, se e quando riesce, che aiuta a parlare due parti che usano lingue diverse ma cercano di capirsi.
Si lavora per la "trasformazione" che sovente richiede tempi più lunghi di quanto "consciamente" desideriamo, é faticosa, richiede la capacità, pazienza, onestà, curiosità di una sorta di viaggio dantesco.
Siamo capaci ? Un amico medico mi ha ricordato che oggi le persone vogliono tutto e subito, vogliono il tubetto di pillole o le gocce,non vogliono elaborare, non c'é tempo, o forse c'é paura ad intraprendere la strada dantesca.
Tuttavia un solido cambiamento richiede la trasformazione alchemica, un rimescolare le carte in un altro modo, nuovo rispetto al precedente, desiderato e irrinunciabile quando raggiunto

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